Lavoriamo per vincere o per non perdere?

La paura della sconfitta è un sentimento umano e normale in quanto collegato al naturale istinto di autoconservazione. Diventa quindi automatico utilizzare questi meccanismi istintuali per le nostre decisioni anche in campo lavorativo. In questo contesto, però, significa che la nostra paura di perdere di solito supera il nostro piacere per la vittoria. La capacità di assumersi dei rischi è parte delle caratteristiche fondamentali di un imprenditore di successo, se il rischio e calcolato e correttamente gestito.

Governare il cambiamento.

Nel corso della vita ci troviamo di fronte a molte situazioni che permettono o impongono un cambiamento. Nell’ambito lavorativo, oltre alle tappe più importanti e condivise da tutti quali l’entrata e l’uscita dal mondo del lavoro, ci troviamo ad avere a che fare con una realtà che ci impone di saper non solo accettare, ma anche gestire un processo di cambiamento costante.

Ogni mutamento che viviamo porta anche ad una modifica delle condizioni entro le quali operiamo e quindi influisce sulle future possibilità di cambiamento. Subire passivamente il cambiamento porta quindi ad effetti che vengono amplificati dalla limitazione delle nostre future possibilità. Il sociologo Zygmunt Bauman nel suo libro “Modernità liquida” presenta la modernità come un percorso di liquefazione dove vincoli e rigidità che spingevano la vita lungo binari predefiniti, diventano sempre meno forti. In questo contesto è molto complesso riuscire ad avere una visione strategica del proprio percorso professionale, non per questo però possiamo pensare di navigare a vista.

Processo di vendita e razionalità nelle decisioni: La Teoria del Prospetto.

Nel post “Avversione alla perdita nei venditori. Giochiamo per vincere o per non perdere?” accenno all’avversione alla perdita nell’economia comportamentale. Questo tema merita un approfondimento, perché è applicabile in molti casi all’interno di un’azienda. Nel settore commerciale, più che in altri, l’applicabilità è ovvia: la domanda che ci si pone al momento della decisione di un cliente è se aspettarsi o meno una decisione razionale.

Interpretare gli altri basandosi sul loro comportamento: le inferenze corrispondenti

Se riflettiamo su persone che conosciamo superficialmente nell’ambito lavorativo, ci rendiamo conto che spesso i ruoli definiscono le persone. Una volta creata l’immagine di una persona, lavoriamo per cercare conferme e tralasciamo quello che non ne fa parte, è chiaro che difficilmente una persona molto competente in un ruolo potrà essere considerata dotata anche per uno differente. Il diffondersi di questa immagine può fare breccia anche sulla persona stessa rendendola infine vera

Perchè le aziende non riescono a cambiare? L’effetto Bystander.

All’interno di un’azienda spesso ci capita di vedere situazioni, scelte, abitudini che consideriamo sbagliate. Abbiamo tutti partecipato a discussioni da bar nelle quali tutti si lamentano e le soluzioni sembrano ovvie. Spesso sappiamo che saremmo in grado di migliorare un processo all’interno della nostra struttura, che potremmo affrontare un problema che è stato dimenticato per troppo tempo, che potremmo portare alla luce comportamenti negativi per l’azienda.

Perché è così difficile reagire e mettersi in gioco in prima persona?

Gli errori di pianificazione: Planning Fallacy

La pianificazione delle attività è un argomento molto delicato nelle aziende. Il tempo pianificato per svolgere un’attività deve spesso essere prolungato per i più svariati motivi. Viene da chiedersi se cause di questi ritardi si possono sempre imputare solo a situazioni esterne. La risposta ovviamente è no, numerosi esperimenti hanno verificato quanto questo tipo di errore è comune.

La teoria dei fattori igienici e motivanti di Herzberg (Soddisfazione e motivazione nel luogo di lavoro)

Herzberg nel 1959 pubblicò uno studio dove analizzava le risposte dei lavoratori su sentimenti positivi e negativi nell’ambito dell’ambiente lavorativo.

Secondo le sue ricerche i principali fattori che portavano a sentimenti positivi riguardavano il lavoro in se, mentre quelli negativi erano più legati all’ambiente lavorativo.

La devianza sul luogo di lavoro

La devianza sul posto di lavoro è un comportamento volontario che viola significative norme organizzative e così facendo minaccia il benessere di un’organizzazione, i suoi membri, o di entrambi. Inoltre, entrambi implicitamente ed esplicitamente vedono devianza come una forma di cattiva condotta (Robinson e Bennett – 1995).

Questo è un problema diffuso che causa un’enorme perdita finanziaria (Greenberg 1997; Murphy 1993; Vardi e Weitz 2004). I dipendenti che subiscono comportamenti devianti sul di posto di lavoro hanno più probabilità di cambiare lavoro, hanno problemi di stress, diminuzione della produttività, scarsa motivazione, perdita tempo di lavoro, autostima, aumento della paura e insicurezza sul posto di lavoro, e dolore psicologico e fisico.

Locus of Control e Motivazione

Le persone con Locus of Control esterno sono convinte che gli eventi esterni abbiano una forte influenza sulla loro vita professionale e personale. L’influenza di fortuna, fattori imponderabili, altre persone, viene percepita come la causa maggiore delle cose che capitano. Viceversa, le persone con Locus of Control interno hanno la convinzione di poter influenzare gli eventi che li riguardano.

Internet Marketing in cosa è diverso dal marketing di massa? Il Manifesto Cluetrain.

“È cominciata a livello mondiale una conversazione importante. Attraverso Internet, le persone stanno scoprendo e inventando nuovi modi di condividere le conoscenze con incredibile rapidità. Come diretta conseguenza, i mercati stanno diventando più intelligenti e più veloci della maggior parte delle aziende.”

I mercati sono conversazioni: questa è l’idea principale del libro, il lavoro afferma che Internet è diverso da media tradizionali utilizzati nel marketing di massa in quanto consente conversazioni tra i consumatori e tra consumatori e aziende, che hanno lo scopo di trasformare le pratiche di business tradizionali.
Internet permette ti riportare le valutazioni, la contrattazione, la reputazione e la condivisione su mercati che erano diventati asettici.